Una deliziosa passione (I Romanzi Classic) by Sherry Thomas

autore:Sherry Thomas [Thomas, Sherry]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-29T12:00:00+00:00

Verity iniziò a tremare. Michael. Quelle erano notizie su Michael. La zia doveva avere uno dei suoi uomini a Rugby, con facile accesso al figlio.

Aggiunse del carbone al focolare e si preparò una tazza di tè per tranquillizzarsi. Forse la zia pensava che volesse ritentare la fortuna con il fratello di Bertie. Forse credeva che l’avvertimento andasse rinnovato ogni decina d’anni. Poco importava il motivo. Fintanto che avesse tenuto la bocca chiusa sulle proprie origini, Michael sarebbe stato al sicuro. E lei, a quella bocca, avrebbe per sempre messo un sigillo.

Per il momento, le interessava più sapere che Michael era indisposto. Non poteva vederlo, curarlo, rimproverarlo di trascurare la sua salute a meno di non essere sottoposta a un fuoco di fila di domande.

Però poteva cucinare per lui.

Stuart sentì il profumo delle madeleine nell’istante in cui varcò la soglia di casa. Quando però chiese a Durbin e alla governante di quell’odore dolce e seducente, quelli lo guardarono affermando di non percepire nulla.

Impossibilitato a lavorare, si ritirò alle undici, un orario insolito per lui. Un’ora dopo, non ne poteva più. Gli effluvi delle madeleine inondavano ogni angolo della casa. Seppur fievole, nulla sembrava riuscire a sovrastare quell’aroma, né il sapone usato per lavarsi le mani né il profumo dell’acqua di lavanda delle lenzuola fresche di bucato, e nemmeno la sigaretta accesa e spenta senza neppure rendersene conto.

Almeno questa volta non aveva immaginato nulla. Se il profumo dei dolcetti fosse stato più penetrante, Dio solo sapeva come avrebbero reagito i suoi sensi. In quel modo, era solo esasperante nella sua dolcezza, come se nella notte fosse sopraggiunta la primavera.

Spense la candela e lasciò che lentamente l’aroma lo saturasse. Riaffiorarono ricordi simili a creature marine che saltavano sulle onde. Un giorno piovoso di tanti anni prima, rintanati in casa, lui e Bertie avevano giocato a nascondino. Quando era stato il suo turno, Stuart si era rifugiato in un angolo dell’armadio in camera del fratello, e lo aveva fatto con tanta maestria che, sebbene Bertie avesse controllato quel cantuccio due volte e in un’occasione vi avesse anche infilato la testa dentro, non lo aveva visto.

Da solo, nel buio, tuttavia, era stato assalito da una disperata nostalgia di casa. Gli mancavano gli amici di Ancoats, il taverniere che gli aveva insegnato a leggere usando il “Manchester Guardian” e la prostituta cattolica che badava a lui nel pomeriggio, dopo la scuola, e che aveva fatto del suo meglio per convertirlo al papismo.

Gli mancava la madre, che era sparita dalla faccia della terra dopo averlo salutato, il giugno precedente.

Si preoccupava costantemente per lei. Era capace di prepararsi un tè e un toast? Si sarebbe ricordata dove teneva la chiave della porta? E perché non gli mandava notizie?

Non si era neanche accorto di essersi messo a piangere fino a quando Bertie non era entrato nell’armadio, aveva trovato un posticino per sé e gli aveva porto un fazzoletto.

“Anche a me manca la mamma” gli aveva detto.

Poi, erano rimasti lì, in silenzio per mezz’ora, fino a quando lui, Stuart, non si era sentito meglio per lasciare il nascondiglio.

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